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ALLEVAMENTO
L'allevamento della Boffa non si discosta in maniera particolare da quello di qualunque razza rustica e tradizionale a lento accrescimento. Si tratta comunque in generale di polli dall'indole tranquilla, con buona attitudine al razzolamento e scarsa attitudine al volo.
Il
ricovero notturno dovrà essere proporzionato al numero di
animali allevati, in maniera da mantenere una concentrazione di 3 o 4 capi per
metro quadrato. Il pavimento, meglio se di mattoni o cemento per favorire la
pulizia e scoraggiare i predatori, dovrà essere ricoperto da uno strato di 10 cm
di lettiera costituita da truciolo depolverato. Un terzo della superficie sarà
adibita a posatoio, il quale dovrà trovarsi a circa 60 - 70 cm
da terra. Infatti, per quanto questi animali possano spingersi anche più in
alto, in genere non amano molto volare. Al di sotto di esso potremo sistemare un
cassone raccogli feci o, in alternativa, un più alto strato di trucioli, magari
tenuti in loco da una struttura formata da quattro assi di legno. E' importante
che il ricovero notturno presenti pochi spifferi, ma che abbia una ventilazione
oculata che permetta un buon ricambio d'aria specie nei mesi estivi, quando il
caldo e le deiezioni degli animali potrebbero renderlo in breve tempo
invivibile.
Il
ricovero notturno dovrà aprirsi su un pascolo recintato in cui
gli animali potranno razzolare liberamente. La concentrazione dei capi (pur
trattandosi di animali non particolarmente litigiosi) non deve essere eccessiva:
tenuto conto che oggi è impensabile o quasi proporre un allevamento totalmente
free-range come quello tipicamente attuato nel veneziano o nel padovano
nei secoli scorsi, l'ideale rimarrà comunque destinare almeno 10 metri
quadrati di pascolo per ciascun animale (allevamento di tipo
biologico); in alternativa si può scendere fino a 2,5 metri quadri a
capo (allevamento di tipo all'aperto), tenendo conto però che il pascolo in
questo modo verrà completamente distrutto dal razzolare continuo degli animali.
Il pascolo dovrebbe essere nei limiti del possibile alberato,
avendo cura di scegliere specie di alberi ed arbusti che non richiedano
particolari interventi fitosanitari. Actinidia, uva fragola, caki, nespolo,
ribes: tutte piante che possono trovare senza problemi posto nel terreno
destinato ai nostri polli. E non parliamo poi di tante specie spontanee di
latifoglie - quercia, salice, pioppo, faggio, eccetera - tutte ottime fonti
d'ombra e riparo per i nostri animali.
L'alimentazione tradizionale di questi animali, presso l'allevatore da cui è stato possibile ottenere il nostro nucleo di riproduttori, era basata su crusca, pan bagnato, grano, erba e mangime per ovaiole. Una dieta appropriata, basata su una miscela calibrata di varie sementi, potrà essere ugualmente e felicemente adottata. Ad esempio in questi mesi di allevamento i capi della nuova selezione della Boffa hanno mostrato un'ottima produttività se alimentati con una miscela di mais, orzo, avena, farina di soia, sorgo, riso grana verde, il tutto integrato con pane bagnato ed ovviamente con le indispensabili uscite al pascolo.
I
riproduttori dovranno essere scelti tra gli animali più grossi
e con le caratteristiche fisiche più vicine a quelle ideali della razza. In
allevamento si avrà sempre cura di affiancare a ciascun maschio 8-10
femmine, in maniera che tutte le uova vengano adeguatamente fecondate.
Sarà bene incubare le uova soprattutto nei primi mesi
dell'anno, in maniera che i piccoli nati possano beneficiare del
fotoperiodo positivo legato ai mesi estivi. Questo permetterà loro di
accrescersi più velocemente e di sfruttare i pascoli in maniera migliore, in
quanto più ricchi di insetti e di altri invertebrati che costituiranno
un'utilissima integrazione proteica alla loro dieta. In questo modo all'inizio
dell'inverno avrete animali forti e robusti che potranno presto iniziare a
riprodursi e a deporre.
Se
si desidera una riproduzione di tipo naturale, cioè lasciando
che le galline vadano a chioccia e che curino da sole l'incubazione delle uova e
lo svezzamento dei pulcini, si dovranno lasciare nel nido, a totale disposizione
della gallina, 7-10 uova, magari preventivamente segnate. Il nido di
deposizione dovrà essere di dimensioni adeguate alla femmina, imbottito
internamente con truciolo depolverato, paglia o fieno; dovrà essere di facile
accesso e ben protetto dalle intemperie. La cova si protrarrà
per 21 giorni circa, al termine dei quali nasceranno i pulcini. Se il nido si
trova nel ricovero, e se questo è visitato da ratti, occorrerà trasferire la
chioccia e le uova in una gabbia appositamente costruita, prima della nascita
dei pulcini; questo eviterà che essi vengano presi di mira dai predatori. In
alternativa si potranno destinare le uova ad un'incubatrice, ed
in seguito i piccoli potranno essere allevati in gabbie riscaldate da
apposite lampade. In questo caso le uova raccolte andranno conservate col polo
acuto verso il basso e per un massimo di 10-12 giorni prima di essere messe ad
incubare.
I
piccoli andranno lasciati con la madre almeno fino ad un mese
di età - anche di più se saranno nati in un mese freddo. In seguito,
proprio per proteggerli dagli attacchi di possibili predatori, verranno allevati
in gabbie di dimensioni adeguate fino ad un'età di due - tre mesi. A questo
punto saranno liberati con gli adulti, avendo cura di inserire
nel recinto degli animali qualche divisorio a "L" che permetta di sfuggire
perlomeno visivamente alle attenzioni degli altri polli, in maniera da evitare
che gli esemplari giovani vengano attaccati e disturbati eccessivamente.
L'alimentazione dei pulcini, dapprima basata su mangimi specifici,
potrà dai due mesi in poi essere gradatamente avvicinata a quella degli animali
maturi, avendo cura per alcune settimane di fornire loro le sementi più grosse
(come il mais) spezzate, e solo in seguito invece intere.
Seguendo poche norme di allevamento e selezione, un gruppo di Boffe vi potrà dare enormi soddisfazioni. Per maggiori informazioni riguardo cova naturale, gestione delle chiocce e selezione, vi invito a visitare i seguenti post del mio blog Oryctesblog:
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Allevamento in gabbia dei pulcini nei primi mesi
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